Smau 2006: Blog e aziende

Sono proprio tante le cose che vorrei condividere della mia “passeggiata” in smau prima su tutte le mie impressioni sul convegno “Blog e informazione: quali oppurtunità per le aziende ?

Il primo a parlare è stato Marco Montemagno (amministratore delegato Blogosfere) di cui potete vedere il video della sua presentazione in fondo a questo post ad a seguire Mauro Lupi che ha poi messo a disposizione le slide del suo intervento sul suo blog.

I successivi relatori, in rappresentanza di grosse aziende hanno raccontato la loro esperienza di “Coorporate Blog“.

Ecco l’elenco colpleto:

  • Andra Andreutti – Web marketing manager Sumsung Electronics Italia
  • Giampaolo Sacchini – Web manager Ferrariworld.com
  • Sergio Veneziani – Senior Vice President Edelman Italia
  • Andrea Zappa – Marketing Promotion Sky Italia

In fine un intervento di Luca De Biase ( l’unico senza cravatta 🙂 ) che ha raccontato la sua eperienza relativa a Nova24 ( l’inserto settimanale che con un euro ti regala anche il sole24ore )

Per chi a piacere di ascoltare gli interventi Lele a messo a disposione dei posdcast.

Adesso passiamo ai miei commenti: non sono d’accordo con quanto detto.
Ok, ho esagerato, diciamo che la penso in modo diverso su molte cose.

Mi rendo conto di essere il signor Nessuno rispetto a tutti quei bei nomi ( che hanno tutti la sigla Dott. davanti ) ma se avete voglia, sopportatemi e andate avanti

Partiamo con i numeri portati da Mauro nelle sue slide:

  • 200mln di blog nel mondo, con un tasso di crescità che raddoppia ogni 6 mesi.
  • 650mila in italia, con un tasso di crescita ancora più altro

Ma che cosa viene considerato blog ?

Uno che apre un account su una qualsiasi piattaforma di blog o uno che si impegna a pubblica 2 post a settimana ?
Temo che i numeri nel secondo caso sarebbero u po’ diversi.

Mi sono venute in mente quelle statistiche sulle persone su chi usano internet in italia, chi aveva fatto le interviste dava per buono chi scarica la posta almeno una volta alla settimana …

Quello che voglio dire è non tutti i blog aperti vengono mantenuti, e che di conseguenza il numero di blog che possono definirsi tali sono decisamente di meno.

Ripartiamo dalla definizione di BLOG: “WEB-LOG” in italiano l’ho sentito tradurre come Diario Personale OnLine;

Ma che diario è se non ci scrivi ???
I log dei nostri web-server sarebbero LOG se venissero scritti solo per le prime 2 ore ???

Cito una mia amica che riassume un po’ il mio pensiero: “i dati di una ricerca sotto tortura possono dire qualsiasi cosa

Andiamo avanti.

Se i blog sono nati come diari personali, fino a che punto vale la pena stravolgerne la natura facendoli diventare diari aziendali ( coorporate blog )?

Durante il convegno si è detto che la forza dei blog è dovuta molti fattori, tra cui il fatto che l’informazione arrivi dal basso ( cioè dal singolo ), che chi scrive ha passione per quello che scrive e che in alcuni casi la credibilità e l’autorevolezza è arrivata a superare quella di grossi media.

Bhe, su questo sono d’accordo, e infatti mi capita a volte di dare più importanza ad una recensione fatta da un signor Nessuno su un blog che ad alcune recensioni che leggo su riviste specializzare e che tante volte mi sembrano più dei pubbliradazionali.

Con questo non voglio dispensare verità assolute, ma penso che se il media è grosso, possa essere più facilmente “contaminato” da interessi economici.

Dove voglio arrivare …
I blog che funzionano sono quelli tenuti da PERSONE.
La passione è una caratteristica delle PERSONE non delle aziende.

Faccio un esempio, il blog degli sviluppatori di IE7 possiamo per certi versi considerarlo un “coorporate blog” che funziona, ma è molto tematico ed scritto ( spero ) dagli stessi programmatori.
Se dovessi pensare al blog della Ferrari a della Samsung che per loro policy interne non possono permettere commenti mi vengono i brividi.

Quindi molto meglio pensare ad un sito aziendale USABILE senza troppo flash ( che personalmente mi ha un po’ stufato ) dove la parola aggiornato non deve essere sinonimo di blog, ma di nuove informazioni per gli utenti.

Poi diciamola tutta, la maggior parte delle aziende in italia sono PICCOLE aziende non COORPORATE internazionali.
Molte di questa PICCOLE aziende non hanno neppure un sito e quelle che ne hanno uno spesso lo considerano un biglietto da visita.
E’ anche vero le eccezioni esistono, ma io (nel mio piccolo) ne conosco relativamente poche.

Cerco di concludere: le aziende, è giusto, dovrebbero ascoltare i blog, ma la comunicazione verso gli utenti può passare attraverso un comodo e organizzato CMS che non per forza vuol dire Blog.

Se avete ancora voglia qui sotto c’è il video dell’intervento di marco

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3 commenti

  1. tu eri in prima fila con Max Moruzzi io al fondo tutto solo soletto …

    finito il convegno ho pensato di cercare il tuo nome scritto sui pass, ma mi sembrava brutto passare da tutti e chiedere: “hei scusa, tu chi sei ? … ah no, non mi interessi…”

    quindi non avendo il tuo cell. e vedendo mauro lupi intasato da 200 persone che gli si avventavano contro, ho deciso di andare a mangiare un boccone ….

    mi è dispiacito non poter fare due parole con te, ma sicuramente avremo altre occasioni … ( es. il barcamp di torino ??? )

    se hai piacere ti mando via mail il mio cell. e/o skype.

    ciÃ

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